Il gonfalone di Lacedonia esposto nel santuario
Il vescovo e il rettore del santuario
Il rettore padre Davide Perdonò
Il vescovo mons. Sergio Melillo
Don Giuseppe, parroco di Lacedonia, regge l'anfora con l'olio
Il parroco e il sindaco di Lacedonia versano l'olio nella lampada perenne
Accensione della lampada da parte del sindaco Antonio Di Conza
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A Roma con inaugurazione il giorno 8 ottobre 2020, dalle ore 17:30 e apertura al pubblico dal giorno 10 ottobre presso il Palazzo delle Tradizioni Popolari - Piazza Marconi 8, il Museo delle Civiltà di Roma con l'Istituto Centrale per il patrimonio immateriale - Istituti del Ministero per i Beni e le attività culturali e del turismo - in collaborazione con il Comune di Lacedonia (AV), il Museo Antropologico Visuale Irpino (MAVI), la Pro Loco "Gino Chicone", l'Associazione Culturale "La Pilart" e il Museo etnografico di Morigerati (SA) presentano la mostra: Frank Cancian, Un paese del Mezzogiorno italiano - Lacedonia, 1957: un progetto promosso e coordinato da Francesco Aquilanti e Luciano Blasco e curato da Francesco Faeta.
La mostra, con il patrocinio scientifico e culturale del Fulbright Program, della Società Italiana di Antropologia Culturale (SIAC), della Società Italiana per lo Studio della Fotografia (SISF), dell'Università degli Studi Roma Tre-Dipartimento Scienze Politiche e della Fondazione “Un Paese”, espone una selezione di oltre cento fotografie realizzate da Frank Cancian nel 1957 a Lacedonia in provincia di Avellino che rappresentano in modo esaustivo ed efficace i molteplici aspetti della vita sociale di questa piccola comunità a cui l’autore ha voluto restituire poi i 1801 scatti realizzati all’epoca e ora conservati presso il MAVI di Lacedonia.
Frank Cancian, allora giovanissimo ricercatore borsista Fulbright, poi affermato professore di Antropologia Culturale in università statunitensi, ha realizzato nel paese irpino uno straordinario studio di comunità attraverso la fotografia: uno dei più rilevanti frutti dell'impegno delle scienze sociali americane nel nostro Paese negli anni Cinquanta e Sessanta.
Le immagini in bianco e nero esposte, molte in grande formato, sono state stampate esclusivamente per la mostra da negativo originale con metodi tradizionali su carta ai sali d’argento e sono accompagnate da altri materiali di corredo come fogli provino e riproduzioni di note e taccuini dell'autore.
Alla mostra si aggiunge un volume edito per i tipi di Postcard in doppia tiratura, con testi in Italiano e in Inglese, curato da Francesco Faeta Un paese del Mezzogiorno italiano. Lacedonia (1957) nelle fotografie di Frank Cancian/ An Italian Southern Village. Lacedonia (1957) in Frank Cancian's photographs. Il volume, che sarà presentato in occasione della inaugurazione della mostra, contiene una ampia scelta antologica delle fotografie dell'Autore e saggi critici a illustrare la rilevanza dell’autore dal punto di vista antropologico ed etnografico, storico-sociale e storico-fotografico.
Ha conseguito brillantemente la laurea in Ingegneria informatica, presso l’Università degli Studi di Salerno, il giovane Giuseppe Rizzi, ventiduenne di Lacedonia. Ha discusso ieri la sua tesi on line, dal salotto di casa, come ormai è consuetudine in tempi di pandemia. Tuttavia il suo percorso formativo non è affatto giunto al capolinea, soprattutto perché dovrà ora affrontare il corso di laurea specialistica in Cyber System presso l’Università di Modena. Conoscendone la serietà e l’affinata intelligenza sappiamo per certo che non avrà alcun problema a salpare e navigare, è il caso di affermarlo, nei mari di questa nuova frontiera dell’informatica, i cui sviluppi non sono peraltro all’atto interamente prevedibili. È questo, però, il futuro nel quale l’umanità ripone la sua fiducia e pertanto tale branca dello scibile umano riveste una importanza sempre più pregnante. Non possiamo esimerci dal porgere gli auguri più calorosi a Giuseppe a alla sua intera splendida famiglia, auspicando per lui, al contempo, di raggiungere traguardi sempre più esaltanti.
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