Non credo che le persone, nemmeno i media, che pure ieri ne hanno dato (stringata) notizia, abbiano ben compreso la portata del premio conferito dalla Commissione europea per l'accessibilità urbana a Monteverde, che lo condivide, per le città con numero inferiore ai 50.000 abitanti, con Viborg, in Danimarca, che di abitanti ne ha oltre 40.000 a fronte dei circa 800 residenti nel borgo nostrano, il quale, vale la pena di ricordarlo, è giunto al 2° posto nei "Borghi più belli d'Italia" ed è ancora in lizza per il "Borgo dei Borghi" (a proposito, continuate ad offrire il vostro sostegno con il televoto).
Si tratta, in realtà, di un riconoscimento gigantesco, stante il puntiglio estremo con il quale in Europa si affrontano certe tematiche. Io ho vissuto diversi anni in Scandinavia ed anche la Danimarca la conosco benissimo: già alcuni decenni or sono da quelle parti erano all'avanguardia rispetto alle problematiche relative alla vivibilità, soprattutto di quanti siano portatori di impedimenti fisici, ma anche psicologici. È una questione di civiltà, che Monteverde, nelle persone dei suoi amministratori, coltiva ormai da diversi lustri, come dimostrano i fatti. Il premio, dunque, non è fiorito d'incanto, come per magia, ma è il frutto di un lavoro certosino ed incessante che ha visto Franco Ricciardi, il sindaco, Tonino Vella, il suo vice, tutti i membri dell'amministrazione e delle associazioni territoriali, tra le quali la Pro Loco, con il presidente Rocco Vella ed il vice Tonino Pagnotta, sfinirsi letteralmente non solo in una programmazione lungimirante, ma soprattutto in una quotidiana azione di cura e di successiva promozione del territorio, sorretti da una grandissima ed encomiabile fiducia nelle possibilità di ripresa dei nostri paesi, che molti danno già per spacciati (non senza qualche ragione, stante un trend di decrescita antropica che pare all'atto inarrestabile). Ma, a fronte di una realtà certamente non rassicurante, gli amici di Monteverde hanno tirato fuori un coraggio inossidabile (avrei usato un altro tipo di metafora: ma chi ben intende mi ha inteso), premiato da moltissimi riconoscimenti - dei quali quello de quo a me pare essere in assoluto il più importante - che non mancheranno di produrre ricadute importanti in termini di flussi turistici. Per chi non lo avesse afferrato, la Commissione europea, nella persona del Commissario per gli Affari sociali, per l'Occupazione, per l'Abilità e la Mobilità del lavoro, signora Marianne Tyssen, ha annunciato al Mondo intero che esiste un luogo, in Italia, ed uno solo, che risponde a tutti i criteri di vivibilità per le persone diversamente abili, aprendo di fatto la strada a conseguenze positive all'atto ancora imprevedibili, ma che non mancheranno di generare enormi sorprese.
La notizia non mi coglie impreparato. Già il 13 di novembre l'amico Francesco Vella aveva avuto cura di inoltrarmi, via whatsapp, la lettera giunta da Bruxelles e indirizzata al sindaco Ricciardi, nella fattispecie dal Dipartimento per gli Affari sociali, per la Disabilità e l'Inclusione, a firma di Emmanuelle Grange, nella quale, in inglese, si preannunciava la vittoria. Ad essa era seguita una telefonata dell'amico Tonino Vella. Non ho voluto tuttavia "bruciare" la notizia, ma ho atteso che i media la diffondessero, per poi approfondirne le implicazioni, nella consapevolezza, confermata, che il senso vero sarebbe rimasto in qualche maniera criptato tra righe scarne. Io penso che le valenze connesse all'evento siano da individuare anche in un valore esemplare assunto negli ultimi anni da Monteverde, perché tale paese costituisce la palese dimostrazione che davvero c'è ancora speranza in un riscatto dell'intera zona, a condizione, però, che si pensi in grande, che si abbia anche il coraggio di sognare, ma che subito dopo si agisca concretamente per trasformare il sogno in realtà.
Il 4 di dicembre una delegazione di Monteverde, guidata da Franco Ricciardi, sarà presso la sede della Commissione europea per ritirare il riconoscimento.
CHAPEAU A MONTEVERDE DAL LUPO!
Michele Miscia
Di seguito il video dell'annuncio, da parte del Commissario sig.ra Tyssen dell'avvenuta vittoria (con testo in inglese a piede di pagina).
https://ec.europa.eu/info/access-city-awards_en
Rimboccarsi le maniche e darsi da fare per creare un futuro migliore, senza indulgere alla tentazione di piangersi addosso, come troppi di noi usualmente fanno: questa la mentalità che da molti anni sostanzia la vita sociale di Monteverde, la cui comunità è impegnata a trovare strade, rigorosamente "accessibili", per scongiurare l'annichilimento che prevedibilmente colpirà tutti i nostri paesi nell'arco di qualche lustro, stante il trend attuale di decrescita antropica. Già negli scorsi anni le piante germogliate da tale lungimirante politica di promozione territoriale, accompagnata da concrete azioni di riqualificazione urbana, hanno cominciato a dare frutti copiosi, al punto che la RAI, per il tramite di un concorso, ha consacrato Monteverde quale uno dei borghi più belli d'Italia: si è classificato addirittura al secondo posto sfiorando la vittoria. Ed ora giunge l'invito, da parte della televisione pubblica, di partecipare alla kermesse denominata il "Borgo dei Borghi".
Credo che corra l'obbligo etico, per tutti gli abitanti dell'Irpinia, di offrire il proprio sostegno concreto votando per Monteverde tutti i giorni: l'intero territorio provinciale in tal modo tornerebbe a godere di grande visibilità. Per conto mio è una conquista di tutti i paesi dell'osso appenninico portare in auge uno di essi, stante il fatto che si concorre contro borghi marinari di grandissimo fascino o, ancora, contro località che già sono attraversate da folti flussi turistici.
Per votare occorre procedere alle seguenti operazioni:
1. Connettersi al sito http://www.rai.it/borgodeiborghi/
2.Entrare nel gruppo C e trovare Monteverde.
3. Andare su "Vota" ed effettuare la registrazione.
4. A registrazione effettuata si può votare una volta al giorno fino al 22 di novembre, naturalmente del corrente anno.
PER NOI SARÀ UN IMPEGNO QUOTIDIANO!
Sono ormai undici anni che all'inizio dell'estate, per alcuni giorni, le strade di Monteverde si riempiono di persone diversamente abili, nell'ambito dell'iniziativa denominata "Un paese accessibile", che è parte di una progettualità di più lungo respiro, mirata alla promozione e all'esercizio della solidarietà umana coniugata a legittime istanze di sviluppo locale, soprattutto laddove si consideri il trend di decrescita antropica delle nostre zone, che finirà per annichilirle laddove non si trovino soluzioni adeguate. E a me pare che puntare su un turismo che trovi nei disabili utenza privilegiata, rendendo l'agglomerato urbano a misura di "diversa abilità", costituisca una scelta non soltanto condivisibile, ma addirittura encomiabile. È il borgo, con i suoi suggestivi percorsi culturali e naturalistici (Castello, Serro della Croce etc.), ad essere centrale e questo è molto importante.
Per l'edizione de quo il focus è stato centralizzato sui "non vedenti", che confluiranno in grandissimo numero, stando alle prenotazioni, sabato 29 e domenica 30 luglio, in grazia anche dell'entusiasmo con il quale l'Unione Nazionale dei Ciechi ed Ipovedenti ha accolto l'iniziativa voluta dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con la Pro Loco, della quale è partner. Tutto è stato predisposto in maniera tale che gli ospiti possano "vivere" il luogo, pur senza vederlo con gli occhi, attraverso esperienze uditive e tattili. Anche il gusto delle vivande racconterà le sue storie di antiche tradizioni mai dimenticate.
Questo il programma.
Programma
29 luglio
ore 10,00 Arrivo degli ospiti
ore 10,30 Accoglienza
ore 11,00 Convegno: «Il turismo Accessibile: nuovo modello di sviluppo sociale»
ore 16,30 Percorso Storico/Culturale, con visita al borgo ed al castello di Monteverde con in mostra il basso rilievo «Le sette meraviglie di Caravaggio»
ore 21,00 intrattenimento
Programma
30 luglio
ore 9,30 Percorso naturalistico
ore 10,30 Visita alla Premiata fabbrica di organi a canne «Vincenzo Continiello & Figli»
ore 11,30 Visita al Birrificio artigianale “ Serro Croce”
ore 13,00 Pranzo
Per chi volesse organizzare delle visite singole o di gruppo può contattare la
Segreteria organizzativa: Francesco Vella 3400922189
Si presenta in questa maniera il panorama del prospiciente agro di Sant'Agata di Puglia da Lacedonia in questi frangenti. Le fiamme sembrano avvolgere i fitti boschi che circondano il suggestivo paese vicino. Il gran caldo ed un vento sostenuto sono ingredienti veramente micidiali, in grado di alimentare incendi difficilmente controllabili. Si spera che le cause di quello che all'atto di prospetta come un evento ecologico quasi disastroso, almeno stando alle immagini scattate da Antonello Pignatiello, siano naturali e non vedano responsabilità umane.