Sono stati davvero 90 minuti di guerra, ma di una guerra lampo, quelli che hanno segnato lo scontro tra un inarrestabile Lacedonia, che si salva e rimane in prima categoria, e l'Abellinum di Atripalda, che invece scende nella categoria inferiore insieme alla Vallatese e allo Sportig Ariano. Tre i goal rifilati agli avversari: una rete di Caggiano e una doppietta di Pagliarulo.
Legittima la soddisfazione di zio Sergio e soci della Brigata Pitbull, i quali costituiscono una tifoseria estremamente corretta, che ama gemellarsi con le squadre avversarie. È autentica passione quella che li anima, del tutto disinteressata, pertanto ritengo che il prossimo anno occorra fare veramente di tutto pur di riuscire a rifare un campionato degno di questo nome. Soddisfazione anche nella dirigenza, presieduta da Michele Rizzi.
Il tavolo dei relatori
L’IKA, Italia Karate Associazione, nata in Irpinia moltissimi anni or sono ad opera del Maestro Tommaso Falcucci, è veramente un rullo compressore quanto ad azione e successi conseguiti, al punto da guadagnarsi a pieno titolo attenzione internazionale. Non stupisce, dunque, che i suoi atleti siano chiamati a rappresentare l’Italia in Sudafrica (sono partiti nella giornata odierna, lunedì 22 aprile 2019, accompagnati e guidati proprio dal direttore tecnico dell’IKA, Maestro Falcucci), o che la Repubblica di San Marino affidi proprio ai nostri agonisti il compito di difenderne i colori in un torneo internazionale che si terrà in Islanda a settembre. Quasi tutti gli atleti sono maestri di scuole proprie disseminate nel nostro territorio, ma non di meno si sentono parte di una sola, unica, grande squadra, il cui cuore batte all’unisono. Questo è quanto è emerso, peraltro, anche nell’ultimo degli incontri, di natura sociale e sportiva, tenutosi a Bisaccia la settimana scorsa (il 6 e il 7 del corrente mese): il torneo interregionale “Hirpinus”, la cui conferenza stampa si è tenuta presso il Castello federiciano, in un proscenio estremamente suggestivo, che non ha mancato di stupire in positivo le scuole di Karate intervenute da innumerevoli zone d’Italia, dalla Sicilia, alla Sardegna, alle Puglie, al Lazio e così via. A fare gli onori di casa il Direttore Tecnico dell’organizzazione, Giuseppe Ciani, e il sindaco Marcello Arminio. Al tavolo dei relatori, invece, sedevano il presidente dell’IKA Gerardo Rauseo, il presidente della FIKK Rosario Marino, il presidente del comitato zonale ASI di Avellino, Benevento, Caserta Ettore De Conciliis.
Nell’occasione è stato dato l’annuncio che il torneo internazionale WUK (Word Union Karate) nel 2022 si terrà proprio a Bisaccia, fatto importantissimo per l’intero territorio, visto che vi convergono squadre da tutto il mondo.
Quella di sabato è stata anche l’occasione per ricordare, in maniera molto ampia, la figura del compianto Maestro Domenico Castronuovo, oltre che per consegnare agli agonisti dell’IKA la bandiera italiana che sventolerà in Sudafrica e per elargire riconoscimenti ad eterogenee associazioni che hanno offerto il loro supporto: oltre agli sponsor, la Pro Loco “la Torre” di Bisaccia, il locale Gruppo Comunale dei Volontari di Protezione Civile, la Misericordia di san Mango sul Calore.
Per quel che concerne la parte agonistica, ben 200 atleti si sono fronteggiati sui tatami distesi presso il centro polifunzionale, tra i quali era presente anche una delegazione della Nazionale delle Filippine.
L’evento si è chiuso in bellezza, all’insegna dello sport, quello autentico, che è foriero di fair play, di onestà intellettuale e materiale, essendo il karate fucina nella quale, oltre al corpo, si tempra l’indole dei giovani, dei cittadini di domani.
Il gruppo degli atleti in partenza per il Sudafrica
Marcello Arminio e Giuseppe Ciani
Il presidente IKA Gerardo Rauseo consegna un riconoscimento
Un momento della competizione
Oggi cade il quarto anniversario della tragica scomparsa del professore e maestro di scherma Francesco Russo, che è stato, e sono certo che nessuno mi possa smentire, il più grande schermidore che la nostra provincia abbia mai avuto. Alle capacità sportive, peraltro, Franchino, come tutti affettuosamente lo chiamavano, coniugava una serietà ed una sobrietà nei modi e negli atteggiamenti che costituiscono qualità tipiche delle persone autenticamente grandi. Se a questo si unisce la sua attitudine a coltivare e ad insegnare i veri valori dello sport, e non si tratta in questo caso di mere frasi di circostanza, ben si comprende come per Lacedonia e per tutta l’Irpinia la sua dipartita abbia costituito una perdita incolmabile. Nato a Lacedonia ed ivi vissuto per l’intera esistenza, nondimeno Francesco Russo, di allori ne ha raccolti veramente molti, in giro per il mondo, proiettandosi ai livelli più alti, al punto da aver vinto un campionato europeo di sciabola e da essere stato più volte inserito nella nazionale di scherma, fino agli ultimi anni della sua non lunga vita, nella categoria seniores, avendo partecipato più volte ai mondiali, ultimi tra i quali quelli disputati in Russia. Ma ciò che lo ha connotato è stato l’impegno nell’insegnamento della scherma in qualità di maestro di moltissime generazioni di schermidori d’Irpinia, avendo egli fondato, decenni or sono, il primo club di scherma nella provincia di Avellino. Fatto è che non agiva per interesse, poiché i suoi allievi non pagavano alcuna retta e spesso era egli stesso a pagare l’iscrizione ai vari campionati. Campione, dunque, non solo sotto il profilo atletico, ma anche e soprattutto sotto quello umano, in una epifania esistenziale che ha trovato un epilogo alquanto tragico nella sofferta battaglia, combattuta con un coraggio e una dignità ineguagliabili, contro il più innominabile dei mali. Vogliamo ricordarlo, perché la sua memoria costituisca esempio per tutti.
Una partita al cardiopalma quella odierna: in ballo c'era la salvezza. Alla fine, nei tempi supplementari, i play out hanno dato ragione alla U. S. Lacedonia che ha vinto e che resta in prima categoria. Ultima partita in carriera per due calciatori ormai storici a Lacedonia, Domenico Bonaventura e Ivan Di Conza, che hanno chiuso con una grande soddisfazione la loro stagione calcistica. Da segnalare naturalmente la gioia espressa dalla "Brigata Pitbull" di zio Sergio, gli ultras sempre pronti a supportare la squadra. Complimenti al mister Libertazzi al presidente Rizzi e a tutto lo staff.