Se si sradica una quercia, magari uno dei cerri secolari, dal bosco di Origlio, a Lacedonia, e lo si trapianta ai piedi delle alture o nelle pianure del Nord Italia, non diventerà di sicuro un abete alpino e neppure un cipresso di Bolgheri, ma resterà una quercia appenninica lacedoniese. C'è poco da fare. È difficile sfuggire alle suggestioni potenti promananti dalla terra mater: lo so per esperienza, essendo vissuto per decenni fuori dal nostro paese, fin quando il "richiamo delle radici" non si è fatto sentire prepotentemente, inducendomi a tornare. Sono certo che la grandissima maggioranza dei lacedoniesi costretti a partire da casa propria e ad allontanarsi dagli affetti più cari per motivi di lavoro siano animati da questi stessi sentimenti di amore, i quali li inducono, una volta l'anno da un paio di lustri almeno, a riunirsi nel segno dei ricordi, della nostalgia e della comune appartenenza al luogo nel quale hanno respirato la prima aria e visto la primissima luce. Io ne sono veramente orgoglioso: i nostri concittadini che vivono in un lontano altrove non dimenticano le origini, elemento estremamente accomunante, perché, che lo si voglia oppure no, ogni essere umano evolve in una particolare temperie culturale, che lo plasma e gli infonde caratteristiche e peculiarità proprie del genius loci e assolutamente indelebili.
Sono qui innanzitutto a fare i complimenti a chi si assume l'onore della parte logistica ed organizzativa, nella specie Gerardo Quatrale, che nell'anno in corso - mi ha fatto sapere - è stato aiutato da Pierino Quatrale.
Ma il mio plauso va a tutti i partecipanti, ben 160, anche se si prevede che nei prossimi anni tale numero sia destinato ad aumentare, perché la reunion va riscuotendo sempre più successo.
Nell'anno in corso c'è anche una dedica particolare da fare ad un compaesano, che ha regalato 200 magliette con la scritta Lacedonia insieme 2019, distribuite a tutti i partecipanti, il quale non ha potuto partecipare perché ricoverato in ospedale. Si tratta di Donato Pandiscia, titolare di Auto Pitagora a Torino. Di seguito le foto.
Il murale in via di realizzazione da parte dell'artista Antonio Sena raffigurante due mani di un giovane immigrato che realizzano un origami raffigurante una cicogna.
Murale di Antonio Sena: work in progress
Alessandro Quatrale intento a creare un volto nell'argilla
Miza all'opera con i bambini
Il swing da strada della "Stritt band"
Un momento del convegno in Piazza "Nicola Vella"
Organizzata dallo SPRAR di Lacedonia in collaborazione con l'Amministrazione comunale, la Pro Loco, l'ANSPI, la cooperativa "La Città della Luna", Operatori di Pace ONLUS, Mestieri Campania, Caritas della Diocesi di Ariano-Lacedonia, Coldiretti e CIA, la manifestazione ha registrato una notevole partecipazione. Nel manifesto pubblicato di seguito i relatori.
Lo aveva promesso e ha mantenuto. Se il Lecce fosse stato promosso in serie A il suo capitano, Fabio Lucioni, avrebbe percorso in bicicletta la distanza da Lecce a Benevento in tre tappe, una delle quali a Lacedonia. Ma non solo per voto fatto, bensì per una causa degnissima: sensibilizzare sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica e raccogliere fondi per l’AISLA, l’Ente che si occupa della ricerca su questa terribile e devastante malattia. Ad attenderlo in Piazza De Sanctis, ove il team che lo accompagna è giunto alle ore 18.00 circa di oggi (venerdì 31 maggio), un foltissimo gruppo di bambini che gli hanno chiesto l’autografo. Il bravissimo atleta non si è negato alla moltitudine infante che lo ha immediatamente circondato. A fare gli onori di casa il sindaco di Lacedonia, Antonio Di Conza, con molti dei membri dell’Amministrazione comunale. Con la collaborazione dei ragazzi che svolgono il servizio civile, prestatisi volontariamente e con grande entusiasmo, è stata preparata un’accoglienza veramente ineccepibile. Presenti e collaboranti tutte le compagini associative del territorio, a cominciare dall’associazione “Lacedonia Ciclismo ASD”, i cui membri sono andati a ricevere gli ospiti a molti chilometri dal paese e sempre rigorosamente in bici. Hanno peraltro collaborato la Pro Loco “Gino Chicone”, l’ANSPI e l’UNLA.
Le donazioni per questa nobilissima causa, che, ricordiamo, è la ricerca sulla SLA, possono essere fatte direttamente sulla pagina facebook di Fabio Lucioni, all’indirizzo internet seguente: https://www.facebook.com/FabioLucioniOfficialPage/, oppure direttamente sui siti dell’AISLA.
LUPUS IN FABULA è con la ricerca!
L'arrivo a Lacedonia
Fabio Lucioni firma gli autografi ai bambini