Il gonfalone di Lacedonia esposto nel santuario
Il vescovo e il rettore del santuario
Il rettore padre Davide Perdonò
Il vescovo mons. Sergio Melillo
Don Giuseppe, parroco di Lacedonia, regge l'anfora con l'olio
Il parroco e il sindaco di Lacedonia versano l'olio nella lampada perenne
Accensione della lampada da parte del sindaco Antonio Di Conza
Come è noto la pratica della transumanza è stata dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità e Lacedonia, nel territorio regionale campano, risulta essere il solo comune all'uopo citato e considerato per quel che concerne possibili sviluppi progettuali. Non sorprende, dunque, che la redazione di RAI 3 Campania abbia scelto proprio tale paese per dar vita ad una serie di servizi concernenti le antiche pratiche pastorali seminomadi, il primo dei quali, a cura del bravissimo giornalista Rino Genovese, è stato posto in essere proprio stamattina (10 gennaio 2020) in Piazza "De Sanctis".
Un coloratissimo corteo di bambini delle scuole primarie dell'IOS guidato dall'ottima D. S. dott.ssa Alfonsina Manganiello, con molti alunni abbigliati in abiti tradizionali, ha colorato oltremodo la manifestazione, perché laddove c'è l'infanzia c'è anche entusiamo accompagnato da autentica allegria.
Tanto le associazioni di settore, quali la Coldiretti, quanto le aziende agricole del settore caseario hanno partecipato attivamente alla logistica, soprattutto per quel che concerne la presentazione dei prodotti tipici locali.
Da citare, doverosamente, l'amministrazione comunale, che ha curato nei dettagli l'organizzazione, spendendosi per la buona riuscita dell'evento, al quale peraltro ha partecipato nella sua completezza, a cominciare dal primo cittadino Antonio Di Conza.
Chi scrive auspica che poca favilla gran fiamma secondi, per parafrasare la nota espressione dantesca, nel senso che la transumanza vada a costituire un attrattore ulteriore per un territorio già di per sè ricco di potenzialità che vanno messe a frutto.
Come è noto, sono diverse le statue di Nostra Signora di Fatima, che, consacrate nel luogo ove il 3 di maggio del 1917 apparve ai tre pastorelli Lucia, Jacinta e Francisco, vengono condotte in pellegrinaggio perenne, nei più eterogenei luoghi del globo, dagli Enti ecclesiastici ai quali sono state affidate. In questi giorni, precisamente dal 5 all8 dicembre, il simulacro della Santissima Vergine Maria, quello affidato al G.A.M. (Gioventù Ardente Mariana), è in missione a Lacedonia, accompagnata dai religiosi di tale ordine, invitati dal parroco don Giuseppe.
Molto toccante la cerimonia di accoglienza, con santa Messa solenne presieduta dal vescovo della diocesi di Ariano – Lacedonia, S. E. mons. Sergio Melillo.
Dai pressi della chiesa di santa Maria della cancellata, ove è giunta, la venerata statua è stata condotta in processione in cattedrale, ove le è stata collocata sul capo la corona di Regina dal sindaco avv. Antonio Di Conza, mentre tra le mani il vescovo le poneva quella del santo Rosario.
Molto intenso il calendario delle attività, tra le quali è prevista anche una visita nelle case private della popolazione da parte dei missionari e un’adorazione notturna del santissimo Sacramento, che si terrà nella notte tra i 7 e l’8.
Anche nell'anno in corso si è tenuto il corteo storico che rievoca il giuramento dei baroni contro Ferrante d'Aragona, celebratosi a Lacedonia l'11 di settembre del 1486.
L'organizzazione, ineccepibile, è merito degli sforzi del gruppo FILAMENTI, le cui associate hanno naturalmente creato anche i costumi dopo un'attenta ricerca storica. Non fosse per loro tale evento certamente non si terrebbe. I testi sono stati redatti invece dallo scrivente, nella qualità di delegato regionale dell'UNLA. Il patrocinio è dell'Ente comunale, che ha voluto inserire la manifestazione nella programmazione per l'estate lacedoniese.
Va menzionata anche la Brigata Pitbull i cui associati hanno partecipato in blocco.