Quando di parla della reliquia più sacra ed al contempo più densa di misteri della cristianità, il pensiero non può che correre alla Sindone, beninteso a quella conservata a Torino. E pensando al sacro telo alla mente dei conoscitori s'affaccia immediatamente la figura della professoressa Emanuela Marinelli, che da decenni se ne occupa e a cui la ricerca deve innumerabili progressi. Io stesso ho nei suoi confronti un debito di riconoscenza: è stata infatti lei ad addentrarmi, moltissimi anni or sono, e senza che io neppure lo volessi, nell'universo variegato e multiforme degli studi sindonologici. Evidentemente aveva compreso che il mio olfatto di segugio non può resistere quando nell'aria avverte odore di mistero sul quale indagare. Ne nacque una solidissima amicizia che si è andata a trasformare in collaborazione: molte le conferenze congiunte, con lei ad illustrare scienfificamente la natura e la genesi storica del Sacro Telo e con me a smontare, con la mia satira, le teorie più balzane che di tanto in tanto intelletti in cerca di gloria e facili guadagni partoriscono sulle origini sindoniche. Ultimo incontro in ordine di tempo, pochi mesi or sono nel Santuario di Carpignano. Ora la prof.ssa Marinelli torna in Irpinia: il 18 del mese corrente (per quelli che come me hanno perduto la cognizione del tempo dirò che si tratta di settembre 2016), a Summonte, presso l'Antica Torre, alle ore 17.00, parlerà della Sacra Sindone (e certamente tratterà della sua presenza a Montevergine, considerata la location). Della Sacra Reliquia della Spina di Montefusco tratterà invece il dott. Gerardo Figliolino. Io non ci sarò (ma l'uditorio non perde granché).
LUPUS IN FABULA consiglia a tutti gli amici di presenziare ad un evento di grandissimo spessore: non è cosa di tutti giorni ascoltare una scienziata di tale calibro.
Le due foto si riferiscono ad una conferenza congiunta tenuta a Pavia