Avete presente quando facciamo quei divertenti quiz su Facebook? Quei test dove scoprire improbabili lati nascosti della nostra personalità, dove capiamo a quale divinità greca assomigliamo di più, in quale Casa di Hogwarts finiremmo, quale villain Disney siamo? Ecco, la prossima volta prima di iniziare uno di questi test pensate un po' alle implicazioni che ciò avrà sulla vostra privacy. Ebbene sì, perché la maggior parte delle volte non ce ne rendiamo conto, ma quando facciamo questi test forniamo parecchie informazioni ai gestori. Molti di questi quiz che compiliamo su Facebook ci chiedono il permesso di accedere ai nostri dati. Ingenuamente a volte li forniamo, anche solo per mostrare ai nostri amici se facciamo parte del Lato Chiaro o del Lato Oscuro della Forza. Tuttavia la società inglese Comparitech ha deciso di analizzare nel dettaglio quanti dati forniamo a queste applicazioni di terze parti. E a sorpresa si scopre che la lista dei dati così forniti è parecchio lunga. Fra di essi abbiamo il nome, la data di nascita, la città natale, dove abbiamo studiato, i Mi piace che abbiamo messo, le foto, il browser che usiamo, la lingua, la lista degli amici e l'indirizzo IP. Vale davvero la pena fornire tutti questi dati solo per condividere un momento di ilarità? Una delle società che produce queste app, a ben guardare ha anche delle condizioni piuttosto agghiaccianti per quanto riguarda la politica sulla privacy. Queste comprendono il fatto che quando si decide di non usare più l'app, essa può continuare ad usare i dati forniti. E può memorizzare i dati su qualsiasi server del mondo. Quindi una volta che decidete di usare una di queste app, dite addio alle vostre informazioni. Come fare? Beh, potreste modificare le informazioni che fornite alle app di terze parti connesse a Facebook, ma il problema è che questo genere di app poi non funziona se usate filtri troppo restrittivi. Quindi occhio quando fate questi quiz. (FONTE POLIZIA DI STATO)
Monteverde - Foto di Antonello Pignatiello
Indetta a Monteverde una conferenza stampa per chiarire una volta per tutte ogni questione relativa agli insediamenti eolici. L'invito, rivolto agli organi di comunicazione, è stata affidata ad un comunicato che volentieri riportiamo integralmente, così come ci è pervenuto.
MARTEDI’ 12 GENNAIO 2016 ALLE ORE 11,00, PRESSO LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI MONTEVERDE, SI TERRA’ UNA CONFERENZA STAMPA DEL SINDACO E DEL GRUPPO DI MAGGIORANZA PER CHIARIMENTI E DELUCIDAZIONI SULL’EOLICO A MONTEVERDE.
SONO INVITATI TUTTI GLI ORGANI DI STAMPA, CARTACEI, TELEVISIVI, WEB E TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI ALL’ARGOMENTO.
SI RINGRAZIA ANTICIPATAMENTE QUANTI INTERVERRANNO E SI COGLIE L’OCCASIONE PER PORGERE CORDIALI SALUTI.
IL SINDACO
f.to FRANCESCO RICCIARDI
Il Sindaco Franco Ricciardi - Nostro archivio fotografico
BISACCIA - FOTO DI ANTONELLO PIGNATIELLO
Il ladrocinio, espresso in tutte le sue forme, è stata sempre un’attività molto praticata nell’ambito del genere umano. Fino a pochi decenni or sono, però, le nostre zone erano isole felici, nel senso che era molto raro che si consumasse un evento del genere. La sostanziale autoreferenzialità delle comunità, infatti, individuava immediatamente qual si voglia elemento estraneo alla stesse, con un esercizio del controllo collettivo che isolava eventuali malintenzionati. Con l’attuale depauperamento antropico, però, le strade soprattutto dei centri storici, che un tempo erano estremamente abitate, sono quasi spopolate e in taluni periodi è possibile passeggiarvi nudi senza che nessuno veda. E questo facilita non poco il compito dei ladri. Da qui sostanzialmente nasce la recrudescenza dei furti in casa posti in essere da ignoti che spesso restano tali, perché di solito agiscono rapidamente, scomparendo con altrettanta celerità.
Secondo una ricerca del Censis, negli ultimi anni i furti in casa sono più che raddoppiati, con un incremento delle case svaligiate pari del 127% da dieci anni a questa parte. È perciò indispensabile proteggersi. Spesso, infatti, bastano poche precauzioni per scongiurare le sgradevoli visite dei ladri.
Ne proponiamo alcune molto semplici.
IN CASO DI DUBBI CONTATTARE IMMEDIATAMENTE LE FORZE DELL’ORDINE, NEI NOSTRI PAESI I CARABINIERI, TELEFONANDO AL 112.
Centro storico di Bisaccia - foto di Antonello Pignatiello
Centro storico di Bisaccia - Foto di Antonello Pignatiello
Calitri by night - Foto di Antonello Pignatiello
Una via del centro storico di Calitri - foto di Antonello Pignatiello
Il Magistrale di Lacedonia - Foto di Antonello Pignatiello
Uno scorcio del centro storico di Monteverde - Foto di Antonello Pignatiello
Aquilonia vecchia - Foto di Antonello Pignatiello
N.B. LE FOTO DI ANTONELLO PIGNATIELLO APPARTENGONO ALL'AUTORE E QUINDI E' VIETATA LA LORO RIPRODUZIONE SENZA AVER PRIMA AVUTO IL CONSENSO AUTORALE. lE GALLERIE DI pIGNATIELLO SONO VISIBILI SUL SITO www.antonellopignatiello.com
Un tempo nei paesi dell'Irpinia orientale si poteva tranquillamente lasciare la porta di casa aperta nella certezza che nessuno sarebbe entrato. Sono certamente lontani quei tempi, anche se certamente le proporzioni della fenomenologia criminale, relativa ai furti in casa, non è certamente da compararsi a quella delle grandi città e delle zone del nord. Tuttavia una inusuale recrudescenza di avvenimenti del genere palesatasi negli ultimi tempi ha in qualche maniera creato una certa apprensione tra i cittadini soprattutto bisaccesi. Per la qual cosa la maggioranza consiliare di Bisaccia ha intrapreso una iniziativa affidata ad un comunicato da diffondere. Vi si legge:
PATTUGLIE DI VIGILI URBANI, PROTEZIONE CIVILE E EKOCLUB VIGILERANNO IL NOSTRO TERRITORIO.
I CITTADINI CHE NOTERANNO PRESENZE SOSPETTE POSSONO CONTATTARE I SEGUENTI NUMERI:
112 FORZE DELL'ORDINE
3463931769 VIGILI URBANI
Questo però significa che bisogna aguzzare gli occhi e provocare l'intervento di coloro i quali sono deputati alla salvaguardia della sicurezza pubblica e non di agire di propria iniziativa, perché, peraltro, potrebbe essere rischioso.
Anche a Lacedonia si sono verificati un paio di furti negli ultimi tempi, perpetrati in pieno giorno, con effrazione delle porte. L'Amministrazione locale ha scelto di installare un sistema di sorveglianza con ben 27 telecamere piazzate in punti strategici. Anche questa iniziativa potrebbe costituire ottimo deterrente.