Nella tarda serata di ieri, 06 Febbraio 2015, i Carabinieri della Stazione di Solofra hanno raccolto l’accorata denuncia presentata da una donna del posto che, in stato di evidente agitazione dettata dal timore che alla propria figlia minorenne fosse accaduto qualcosa di grave, denunciava la scomparsa della ragazza, svanita nel nulla dopo essersi regolarmente recata a scuola.
Immediatamente è stata attivata un’imponente attività di ricerca e di indagine, condotta dai militari di quel Reparto e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Avellino, che ha visto un massiccio dispiegamento di pattuglie nel capoluogo irpino e nei comuni dell’hinterland.
Ed è stata proprio una brillante intuizione investigativa a dare una svolta alle ricerche, rese ancor più complesse dal fatto che il telefonino in uso alla ragazza fosse disattivato, consentendo così di ricostruire il movente del gesto: la giovane aveva fatto perdere le sue tracce, adottando tutti gli accorgimenti del caso, per sottrarsi al controllo della famiglia e trascorrere così un weekend lontano da casa.
La caparbietà e la determinazione degli uomini dell’Arma, decisi a dare una risposta a quella disperata richiesta di aiuto, premiava alla fine gli sforzi, che nella mattinata odierna consentivano di rintracciare la minorenne nel baianese.
Accompagnata presso il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino la giovane, in buone condizioni di salute, veniva dunque riaffidata alla madre che poteva così riabbracciarla scongiurando le sue preoccupazioni ed i suoi timori.
Nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, finalizzati al contrasto della detenzione illegale di armi e munizioni, i Carabinieri della Compagnia di Mirabella Eclano hanno deferito in stato di libertà un quarantasettenne.
In particolare, i Carabinieri della Stazione di Gesualdo, a seguito di controllo effettuato presso l’abitazione del predetto, hanno rinvenuto un fucile da caccia illegalmente detenuto.
L’uomo è stato pertanto deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo.
Le citata arma è stata sottoposta a sequestro.
Le divergenze tra condomini possono spesso inasprirsi così tanto da degenerare in vendette violente.
Anche questa notte i Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, attivati dalla segnalazione di un vicino, sono intervenuti in Grottaminarda presso un’abitazione popolare dove era in atto una lite tra condomini proprio sulla rampa di scale del palazzo.
Un trentunenne rincasando veniva atteso dalle vicine, madre e figlia, con le quali altre volte aveva avuto aspri alterchi, ed a seguito dell’ennesimo “sguardo di troppo” si innescava nelle due donne una vera e propria follia omicida. Queste infatti si munivano rispettivamente di un grosso coltello da cucina e di un martello e, accerchiato l’uomo, iniziavano a colpirlo ripetutamente. Al malcapitato, per mettersi in salvo, non restava altro che fuggire rapidamente in strada e chiedere aiuto.
I militari della Stazione Carabinieri di Grottaminarda, giunti immediatamente sul posto, dopo aver allertato il personale del 118 e fornito le prime cure al ferito, si ponevano alla ricerca delle assalitrici, che nel frattempo erano tranquillamente rincasate, non prima di aver chiesto a loro volta aiuto per dissimulare l’accaduto.
A seguito della perquisizione domiciliare i carabinieri rinvenivano nell’abitazione delle signore sia il martello e sia il coltello da cucina, ben occultato tra la biancheria, che, sebbene pulito, presentava ancora utili tracce individuate dagli investigatori. Tutto veniva sottoposto a sequestro.
Per quanto accertato e ricostruito, per le donne scattavano le manette ai polsi a causa dell’aggressione perpetrata all’uomo che, per fortuna, ancorché ricoverato in osservazione all’ospedale, ha riportato lesioni guaribili in un paio di settimane.