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Mc Callon, Chicchiet e Thomass Inn hanno risolto finalmente il caso. Fino a ieri brancolavano nel buio, al punto da essersi affidati al noto sensitivo Vasco, che riesce a vedere realtà inaccessibili ai comuni mortali, il quale aveva affermato essere i mugliatielli ancora vivi e vegeti. Egli ha inoltre instradato gli investigatori indicando un volatile, un uccello, cosa che ha fatto dire ad alcuni che questo è proprio un “giallo dell’uccello”!
Certamente non quanto quello della sparizione del galletto risalente a quattro o cinque anni or sono.
Comunque i sospetti si sono concentrati di nuovo sul denunciante, il magnate Anthony Pagnotta, e si è scoperto che egli aveva operato una messa in scena per riscuotere i tre milioni di sterline di assicurazione dai Lloyds di Londra.
Alcuni amici, che hanno vissuto momenti di profonda angoscia per il presunto furto, si sono ribellati e rivoltati contro il magnate, ma lui li ha calmati invitandoli a cena.
Infatti, da vero mago della gastronomia, ha operato una moltiplicazione dei pani e dei mugliatielli, che sono diventati otto.
Anche a me ne toccava uno, ma sono arrivato tardi ed essi erano già stati belli che digeriti.
Finisce qui questa fiction dell’estate lacedoniese 2023. Ma del resto, e quando gli scappa un mugliatiello ad Antonio Pagnotta?
Anthony Pagnotta, la falsa vittima e killer dei mugliatielli
L'indiziato Sean Jo
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Il giallo dei mugliatielli scomparsi si complica. Si affacciano all’orizzonte nuovi sospettati. In assenza di prove materiali la task force costituita dall’ispettore Mc Callon del commissariato di Macchialupo, dal detective Gerry Chicchiet della scientifica svizzera e dal noto esperto di “chianca forense”, lo statunitense de Roma Thomass Inn, che ha il laboratorio all’inizio di via Tribuni, ha disegnato un profilo psicologico del potenziale autore del delitto. Innanzitutto i tre hanno passato al vaglio i criminali gastronomici della zona schedati e, in base ai precedenti, hanno indirizzato l’attenzione su Sean Jo, già moltissime volte indiziato di mugliatiellicidio plurimo. Tuttavia non hanno trovato prove evidenti. Qualche sospetto rimane per via dell’alibi che ha presentato l’indiziato. Ha affermato infatti che era a lavorare, ma non ci ha creduto veramente nessuno.
L'indiziato Gerry Fornaciaro
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Quindi, poiché sulla scena del crimine sono state individuate tracce di caffè Borbone, si è pensato ad un probabile coinvolgimento di Gerry Fornaciaro. Egli è stato trovato in possesso di armi atte ad offendere i mugliatielli, forchetta e coltello, con tanto di stiaucco (tovagliolo) attaccato al collo. Poiché si trovava fuori da un bar, non si capisce che cosa ci facesse con le posate. Le analisi sui reperti non hanno però fatto riscontrare tracce di DNA di mugliatiello.
Anche la famiglia della vittima, nella persona di Rocky, fratello del magnate Anthony Pagnotta, ha voluto dire la sua. "Ridategli i mugliatielli altrimenti non se ne va più da Lacedonia". Questo l’avvertimento, che suona anche come una minaccia.
To be continued
L'esperto di macelleria tradizionale forense Thomass Inn
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Mentre il magnate dell’alta cucina Anthony Pagnotta continua a piangere per la scomparsa dei tre mugliatielli, le indagini congiunte tra la polizia del Canton Ticino e quella di Macchialupo hanno prodotto i primi risultati. Sotto la lente dell’ispettore McCallon e dell’investigatore Gerry Chicchiet è finito un noto lavoratore del paese, Maurice Cafàr, che per compensare l’immane fatica alla quale giornalmente si sottopone ha un bisogno costante di alimentarsi.
Era stato visto aggirarsi in quei pressi, secondo testimonianze molteplici, ma sulla sua colpevolezza permane più di qualche dubbio: se avesse mangiato lui i mugliatielli, si vedrebbero nella sua pancia in trasparenza.
Peraltro il sospettato ha presentato un alibi di ferro, anzi “di bronzo”, visto che nel giorno del misfatto era a Reggio Calabria a trovare i suoi due fratelli maggiori, i Bronzi di Riace.
Per questo il coinvolgimento di Maurice Cafàr pare debba assolutamente escludersi.
Intanto si diffonde la preoccupazione per la sorte dei tre mugliatielli.
Anthony Pagnotta rilancia il suo accorato appello: «Ridatemi i miei figlioletti» grida ai quattro venti!
E noi concordiamo. In fin dei conti i mugliatielli, con Pagnotta, “è la morte loro”!
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La scomparsa di ben tre mugliatielli di valore incalcolabile costituisce il nuovo giallo dell’estate lacedoniese. Infatti un’autentica fitta nebbia di mistero avvolge la sparizione di un prezioso scrigno contenente le pregiate opere culinarie del maestro E. L. S. (oltre alle iniziali per il momento nulla si conosce del grande chef autore dei capolavori). Il proprietario, il magnate (nel senso che gli piace “magnare”) Anthony Pagnotta, stava trasportando il prezioso carico su un monopattino portavalori blindato appoggiato per un attimo ad una inferriata in piazza allontanandosi per un attimo, senza averlo prima affidato a tre bodyguard, per l’occasione trasformatisi in mugliatielliguard, tra i quali il noto Frankie Receck.
Non si sa come, i mugliatielli sono magicamente scomparsi, come se a portarli via fosse stata un’astronave aliena: nei fatti intorno un paio di extraterrestri c’erano.
Anthony Pagnotta non si dà pace e ha deciso in primis di lanciare un appello ai rapitori, dichiarando loro che, però, non intende sottostare a ricatti e né pagare riscatti.
Rivuole semplicemente i mugliatielli.
A tale proposito ha fatto intervenire uno specialista della scientifica svizzera, Gerry Chicchiett, il quale, in base alla descrizione fatta dal proprietario, ha composto un identikit di uno dei tre mugliatielli scomparsi, che vi proponiamo.
Si è saputo che essi, però, sono assicurati presso i Lloyd's di Londra per un ammontare di tre milioni di sterline, oltre tre milioni di euro.
Naturalmente la popolazione è con il fiato sospeso per la sorte dei mugliatielli ed è prevedibile che presto intervenga il celebre investigatore McCallon per quello che si preannuncia come un caso che rimarrà alla storia, nella speranza che il giallo non si trasformi in un noir …
To be continued …
L'identikit del mugliatiello
Chi lo avvistasse lo segnali al proprietario