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La scomparsa di ben tre mugliatielli di valore incalcolabile costituisce il nuovo giallo dell’estate lacedoniese. Infatti un’autentica fitta nebbia di mistero avvolge la sparizione di un prezioso scrigno contenente le pregiate opere culinarie del maestro E. L. S. (oltre alle iniziali per il momento nulla si conosce del grande chef autore dei capolavori). Il proprietario, il magnate (nel senso che gli piace “magnare”) Anthony Pagnotta, stava trasportando il prezioso carico su un monopattino portavalori blindato appoggiato per un attimo ad una inferriata in piazza allontanandosi per un attimo, senza averlo prima affidato a tre bodyguard, per l’occasione trasformatisi in mugliatielliguard, tra i quali il noto Frankie Receck.

 

Non si sa come, i  mugliatielli sono magicamente scomparsi, come se a portarli via fosse stata un’astronave aliena: nei fatti intorno un paio di extraterrestri c’erano.

 

Anthony Pagnotta non si dà pace e ha deciso in primis di lanciare un appello ai rapitori, dichiarando loro che, però, non intende sottostare a ricatti e né pagare riscatti.

 

Rivuole semplicemente i mugliatielli.

 

A tale proposito ha fatto intervenire uno specialista della scientifica svizzera, Gerry Chicchiett, il quale, in base alla descrizione fatta dal proprietario, ha composto un identikit di uno dei tre mugliatielli scomparsi, che vi proponiamo.

 

Si è saputo che essi, però, sono assicurati presso i Lloyd's di Londra per un ammontare di tre milioni di sterline, oltre tre milioni di euro.

 

Naturalmente la popolazione è con il fiato sospeso per la sorte dei mugliatielli ed è prevedibile che presto intervenga il celebre investigatore McCallon per quello che si preannuncia come un caso che rimarrà alla storia, nella speranza che il giallo non si trasformi in un noir …

 

To be continued …

L'identikit del mugliatiello

Chi lo avvistasse lo segnali al proprietario

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1.   Il documento che state leggendo costituisce atto di nascita dell’Organizzazione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale (acronimo OSPI).

2.   Non si tratta di uno statuto perché il gruppo de quo non costituisce associazione.

3.   Non si parla dunque di associati, ma di aderenti.

4.   Lo scopo precipuo è quello di creare una rete di ricercatori che operino nel senso del recupero e della salvaguardia di tutti gli elementi costituenti patrimonio culturale immateriale delle rispettive zone di provenienza, la maggior parte dei quali corrono oggi il serio rischio di trovare sepoltura definitiva nel capiente ventre dell’oblio assoluto.

5.   L’affievolimento delle peculiarità culturali delle eterogenee comunità sta conducendo ad una perdita costante del senso di identità, ragione non secondaria dell’abbandono innanzitutto emotivo (ma anche materiale) della terra madre. Questa è una delle problematiche che il gruppo intende fronteggiare.

6.   Gli aderenti non sono tenuti a fare nulla che non vogliano e non esistono obblighi di nessuna natura, a cominciare da quelli burocratici.

7.   Non è prevista iscrizione, non si pagano quote associative e non saranno poste in essere campagne di tesseramento.

8.   Non ci sono capi e capetti, caporali, vassalli, valvassini o valvassori.

9.   Ognuno è il capo di se stesso e tutti interagiscono in maniera assolutamente paritaria.

10.                  La rete servirà a portare in luce il lavoro degli aderenti e a condividerlo.

11.                  La rete potrà promuovere e presentare libri e organizzare conferenze, eventi culturali collettivi e individuali etc. (Festival dei Dialetti etc.)

12.                  L’Organizzazione si doterà di un sito internet che costituirà network e al contempo centro di documentazione virtuale del Patrimonio Culturale Immateriale. Conterrà altresì il profilo e la bibliografia degli aderenti.

13.                  Laddove gli autori lo chiedano, i loro testi potranno essere diffusi in formato digitale in maniera assolutamente gratuita.

14.                  L’Organizzazione potrà diffondere contenuti a mezzo stampa, ma soltanto su richiesta e con la collaborazione attiva degli autori, anche con pubblicazioni individuali e collettive.

15.                  La sede è ovunque ci sia un ricercatore o un operatore di buona volontà.

16.                  Una sede fisica sarà comunque presto individuata.

 

PS. Chiunque sia interessato può rivolgersi a Michele Miscia al numero 3386831696 (prossimamente saranno offerti altri numeri di referenti organizzativi, stante il fatto che ognuno è e resta il referente di se stesso)

 

Il promotore

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Mi limito a porgere i miei complimenti alle docenti e ai docenti delle scuole medie, come venivano definite un tempo, di Lacedonia e lascio la parola agli alunni, che hanno presentato le loro composizioni al termine dell’anno scolastico. Complimenti vivissimi, anche perché esprimere in versi le più intime emozioni non è cosa molto agevole. Quel che importa, in questo caso, è la freschezza delle idee, la limpidezza tipica delle acque intellettuali in prossimità della loro sorgente. Un sentito apprezzamento per gli adolescenti, con l’augurio che possano realizzare i loro più rosei sogni.

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Eccezionale affermazione del Liceo Classico di Lacedonia, diretto dalla D. S. Silvana Rita Solimine, per il tramite della studentessa Ennamli Nouhalia, che si è aggiudicata il primo premio nell’ambito di un prestigioso concorso.

400 studenti, infatti, si sono contesi l’XI edizione del Premio dedicato a Giambattista Vico (1668-1744), che si è tenuto nell’ambito di Napoli città di filosofi: saperi e pratiche di vita civile (febbraio-giugno 2023), progetto programmato e finanziato dalla Regione Campania (POC 2014-2020) attraverso la Scabec, realizzato dall’Associazione culturale Quidra di Napoli d’intesa con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in accordo con l’Istituto per la storia del pensiero filosofico e scientifico moderno del Consiglio nazionale delle ricerche (ISPF-CNR), il Centro per la filosofia italiana e la Società Filosofica Italiana (SFI).

La cerimonia di premiazione si è tenuta a Napoli in aprile, in live streaming per le scuole e le Università fuori regione. Ennamli è stata premiata  con la pubblicazione dei suoi scritti e con la partecipazione al Convegno di studi internazionale di filosofia moderna in programma dal 18 al 20 maggio all’Università Complutense di Madrid, in cui sono intervenuti studiosi delle Università di Padova, Piemonte-Orientale, Colonia (Germania), Uberlândia (Brasile), Wittenberg (Halle-Germania), Sevilla (Spagna), Lugano (Svizzera).

Ad accompagnarla, tanto a Napoli quanto in Spagna, l’ottima professoressa di filosofia del Liceo di Lacedonia Antonella Cericola, che ha dichiarato: «Per me è stata una grande emozione aver accompagnato la mia alunna e un grande onore aver rappresentato la nostra scuola a Madrid».

Questa è la migliore risposta a quanti pensano che l’IOS “F. De Sanctis” non sia scuola vitalissima, in grado di fornire un’eccellente preparazione in tutti gli ambiti dello scibile.

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Blog a cura del Dott. Michele Miscia

 

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