>>>
Carmine Clericuzio è una di quelle persone delle quali si può dire soltanto tutto il bene possibile.
La sua indole è il frutto di un coacervo di solidissimi valori umani accompagnati da un’etica ferrea che si traducono, nel campo della ricerca storica, in una onestà intellettuale scevra da qual si voglia volontà di compromesso, tutta protesa a delineare il vero, dimostrato, peraltro, per il tramite di precisi documenti.
Egli non parte mai, nelle sue fatiche, da presupposti soggettivi, ma procede ad una faticosa caccia alle fonti che poi traduce in ricostruzione storica.
Confesso che per me è facilissimo parlarne bene, considerata l’ormai antica collaborazione che data alla fine del millennio scorso.
Per quel che concerne il libro de quo, edito dalla Delta 3 Edizioni di Silvio Sallicandro, che ospita le ottime premesse di Margherita Faia e Velia Rizzo, voglio qui parlare con la voce dell'autore. Esso è
La vera storia di un martire irpino.
La storia di un crimine.
La storia di un eccidio.
La storia ignobile dei colpevoli.
Il 24 marzo 1944, nelle cave di via Ardeatina nella zona dell’Appia Antica a Roma, si consumò uno degli atti più aberranti e perversi commessi dalla barbarie nazista: l’esecuzione sommaria per rappresaglia di trecentotrentacinque italiani. Erano prigionieri ebrei, membri della Resistenza, antifascisti, detenuti comuni, militari, anziani e ragazzi. E nel mausoleo sorto nei pressi di quelle divenute tristemente note come le Fosse Ardeatine riposano i corpi straziati dei martiri di uno degli eccidi più efferati e disumani che insanguinarono l’Italia sotto l’occupazione tedesca. Tra le vittime anche il maggiore Ottorino Rizzo, nato in Irpinia a Pietrastornina il 23 dicembre 1899.
Combattente nella prima guerra mondiale, istruttore presso la scuola militare “Nunziatella” di Napoli, l’8 settembre 1943 si trovava nella ex Jugoslavia al comando del 1° Battaglione del 311° Reggimento di Fanteria. Giunto a Roma, entrò nella struttura organizzativa della Resistenza, aderendo al Comitato di Liberazione Nazionale e al Fronte Clandestino Militare di Resistenza.
I nazisti lo arrestarono a Roma il 29 gennaio 1944 nell’abitazione di Don Pietro Pappagallo, uno degli eroi della Resistenza nella capitale, anch’egli trucidato alle Fosse Ardeatine.
Rizzo fu imprigionato e torturato nel carcere nazista di via Tasso e nel braccio tedesco del penitenziario di Regina Coeli. Inserito nella “lista Kappler” venne poi barbaramente assassinato.
Questo è un libro che andrebbe letto soprattutto nelle scuole, parola del
Pescatore di Perle
>>>
“Genius Loci Festival”
Scade il 31 dicembre il concorso nazionale per cortometraggi riservato alle opere realizzate dalle scuole secondarie di I e II grado
>>>
Il festival è parte di un progetto didattico sul cinema che mette al centro il tema delle aree interne e fragili, dei territori e luoghi marginali e di piccole comunità nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini
per la Scuola del MiC e del MIM.
>>>
Milano, 13 dicembre 2022
>>Con un bando di concorso cinematografico indirizzato alle scuole di tutta Italia è stato avviato il progetto “Genius Loci. Il cinema racconta il Territorio”: entro il 31 dicembre dovranno pervenire all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. le domande di partecipazione per cortometraggi realizzati nell’ambito di progetti didattici nella scuola secondaria di primo e secondo grado e che siano centrati sul racconto delle aree interne, delle aree fragili, dei territori e luoghi marginali e di piccole comunità. Possono partecipare cortometraggi realizzati senza limiti relativi all’anno di produzione. >
>>>Il progetto “Genius Loci” nasce dall’alleanza tra keaton.eu, portale dedicato al cinema per la scuola, e il CSC-Centro Studi Cinematografici, associazione nazionale di cultura cinematografica.>
>>>>
Tra le opere presentate saranno selezionati i film da proiettare in sala nel Genius Loci Festival, che si terrà a maggio in Irpinia. Nella sezione concorso del festival la giuria tecnica premierà il miglior film di scuola secondaria di II grado e il migliore di scuola secondaria di I grado, mentre la giuria del pubblico premierà un film scelto da entrambe le categorie.
>>>>
Ma l’evento festival, che oltre al concorso prevede una rassegna a tema e incontri con personalità della cultura, è solo un aspetto del progetto: i film saranno infatti oggetto di riflessione condivisa attraverso un articolato programma formativo che coinvolgerà, nei primi mesi del 2023, alcuni istituti scolastici della provincia di Avellino, insieme ad altri istituti della Lombardia, della Puglia e della Sicilia. Il progetto si articola in seminari didattici e laboratori pratici che ricalcheranno una parte significativa della filiera del cinema e dell’audiovisivo: la selezione dei film avverrà tramite un laboratorio durante il quale i ragazzi delle scuole irpine saranno guidati da formatori e professionisti nel lavoro di analisi delle opere pervenute; analoghe attività didattico-laboratoriali serviranno a costruire il programma del festival, curarne la realizzazione, la conduzione con interviste agli autori, la comunicazione audiovisiva e la stessa giuria tecnica, mentre la giuria del pubblico sarà affidata agli studenti delle scuole delle altre regioni.
>>>>>
Il Festival sarà dunque un luogo di dialogo, confronto e riflessione sui linguaggi, le forme, le tecniche scelti dai giovani per la creazione delle loro opere oltre che un luogo per riflettere su territori e luoghi marginali. L’intento del progetto “Genius Loci. Il cinema racconta il Territorio” è quello di intervenire in un’area lontana dalle grandi infrastrutture culturali, sulla base di una rete di accordi e collaborazioni che raggruppa le scuole e alcune delle principali istituzioni culturali territoriali.
La zona in cui si svolgeranno le attività in presenza previste dal progetto si trova nella parte più orientale della Provincia di Avellino, un’area periferica di alta collina con insediamenti urbani dispersi. I piccoli comuni in cui si trovano le sedi scolastiche coinvolte sono soggetti a un lento e costante spopolamento; la lontananza dai grandi hub culturali aggrava la circostanza di perifericità e isolamento che spinge spesso i giovani a un’emigrazione senza ritorno. Le scuole restano tuttavia una fondamentale infrastruttura culturale del territorio, vero e proprio presidio in costante confronto con il processo di erosione del capitale culturale e dell’identità territoriale che si accompagna allo spopolamento.
Il progetto “Genius Loci. Il cinema racconta il Territorio” coinvolge Istituti irpini comprendenti scuola primaria, secondaria di I grado e numerosi indirizzi della scuola secondaria di II grado nonché diverse centinaia di studenti. La domanda di cultura e partecipazione che questi ultimi esprimono viene messa in relazione, grazie al progetto, con analoghe domande emergenti dai giovani di diversi territori delle regioni Lombardia, Puglia e Sicilia, facenti parte di istituti scolastici coinvolti nella dimensione virtuale dell’iniziativa, ovvero come “giuria popolare” – opportunamente formata – del festival cinematografico. Al centro di questo scambio è il territorio, sia in quanto valorizzato dalla scommessa di un evento culturale orizzontale e decentrato – il festival – sia in quanto l’identità dei luoghi e la sua rappresentazione simbolica diviene oggetto privilegiato di indagine attraverso il linguaggio cinematografico.
Il progetto è stato ammesso a finanziamento in base al bando “Progetti di rilevanza territoriale” 2022 nell’ambito del progetto “Cinema e Immagini per la Scuola” promosso da MiC-Ministero della Cultura e dal MIM-Ministero dell’Istruzione e del Merito.
KEATON è la piattaforma di cinema on demand (www.keaton.eu) che propone ai docenti e agli studenti italiani film e risorse didattiche. Keaton realizza in collaborazione con Unisona (www.unisonalive.it), proiezioni speciali ed eventi live per il mondo della scuola.
CSC - Centro Studi Cinematografici è una delle nove associazioni nazionali del pubblico riconosciute dallo Stato fin dal 1966. Il CSC è promotore di iniziative e progetti finalizzati all’utilizzo della didattica e dell’analisi del linguaggio audiovisivo come strumenti di educazione all’immagine e alla lettura critica dei mass media.
Per informazioni:
02 49543500 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. | https://www.keaton.eu/festival-genius-loci
>>>
La violenza sulle donne trova epifania in moltissimi modi, da quelli più estremi, quali il femminicidio, lo stupro, lo stalking, a quelli più occulti e subdoli, che si manifestano nella violenza di carattere psicologico in una società ancora fortemente attraversata dalla misoginia. Nel civilissimo “2022” i numeri sono impietosi. La media delle donne vittime di reati di genere che denunciano violenze in Italia ogni santo giorno arriva a novanta. Questo vuol dire che ogni anno le denuncianti raggiungono un’astronomica cifra che si attesta a ben oltre trentamila unità. Assolutamente aberrante. E viene da chiedersi quante siano invece quelle che sopportano in silenzio e tacciono: di sicuro sono molte di più. Secondo dati ufficiali relativi all’anno 2021, la maggior parte delle denunce giornaliere si registra in Sicilia con 172 casi, segue la Campania con 152. Questo dato smentisce il luogo comune che al Sud ci sia una scarsa propensione da parte delle vittime nel denunciare gli abusi. La terza regione dove si registrano più reati di genere è la Lombardia (132) seguita dal Lazio (124) e dal Veneto (112). La situazione ha dunque raggiunto una gravità inaccettabile. Parte dell’universo maschile sembra non voler comprendere che la parità di genere è uno stato di natura che risponde, peraltro, ad ogni principio morale anche di natura religiosa. Soprattutto nella nostra etica, quella che trova le sue radici nel cristianesimo, il rispetto nei confronti della donna costituisce un imperativo categorico.
Naturalmente la situazione non muterà laddove non cambi la cultura e in questo può intervenire con efficacia la scuola.
In prima linea, per amore di verità, c’è sempre l’IOS “Francesco De Sanctis” di Lacedonia, guidato dalla D. S. Silvana Rita Solimine, un Istituto che, a tutti i livelli, promuove la parità e il rispetto tra i generi nella pratica quotidiana, non mancando mai di far udire la propria voce con gesti concreti.
In tale ottica si è tenuta anche la manifestazione del 25 novembre, in occasione della giornata nazionale contro la violenza sulle donne. Una serie di flash mob tenutisi in luoghi emblematici del paese (di fonte al municipio, in piazza “De Sanctis”, di fronte allo storico magistrale e nel piazzale antistante la sede dell’IOS. Le classi partecipanti sono state quelle della secondaria di primo grado e le classi quinte degli eterogenei indirizzi della secondaria di secondo grado. Ad animare gli ottimi docenti, qui nominati in ordine alfabetico: Maddalena Bovenzi, Antonella Cericola, Stafania Cuozzo, Massimo D’Alesio, Massimo D’Alessandro, Rosa Fastiggi, Irene Megliola.
vvv
>>>>
Il prossimo 20 e 21 Novembre i Comitati delle Radici Italiane, progetto dell’Associazione romana Glocal Think, saranno presenti al Roots In, prima borsa internazionale sul turismo delle radici che si terrà nella splendida cornice della città di Matera.
Dopo la partecipazione al Columbus Day 2022 di New York, la sfilata delle radici alla Brooklyn Prade 2022 e l’incontro con le Istituzioni e le Comunità italiane all’estero i Comitati sono pronti a rappresentare i territori in questa nuova iniziativa.
I Comitati delle Radici Italiane rappresenteranno, infatti, quindici Comuni dell’Irpinia e della Ciociaria che si sono costituiti nel Comitato delle Radici Ciociare e nel Comitato delle Radici Irpine, rispettivamente a maggio e giugno 2022. Entrambi gli eventi sono stati patrocinati dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, che ha presidiato in entrambe le occasioni attraverso la Direzione Generale degli Italiani all’estero rappresentata dal Consigliere Giovanni Maria De Vita, e da Marina Gabrielli appena nominata Coordinatrice Nazionale per il progetto Turismo delle Radici, a cui il Ministero dedicherà l’anno 2024.
“Stiamo costruendo una squadra di professionisti che sono a disposizione dei Sindaci, delle Associazioni, delle Imprese e di tutte le Comunità - dichiara Vincenzo Castaldo Presidente della Glocal Think che prosegue - la nostra presenza al Roots In è una ulteriore azione concreta. Abbiamo unito Comuni di più territori con la consapevolezza dell’importanza della cooperazione e della condivisione. Approfitteremo dell'evento per annunciare la prossima costituzione del Comitato delle Radici Calabresi che coinvolgerà, in prima battuta, i Comuni di Tropea, Cerisano, Mendicino, Cleto e Siderno. Un lavoro che in Calabria sta svolgendo egregiamente Tiziana Nicotera che con la Prof.ssa Sonia Ferrari dell'Università della Calabria, hanno pubblicato il primo rapporto sul turismo delle radici che proprio al Roots in avrà uno spazio durante il primo giorno di lavori”.
La Glocal Think attraverso il progetto dei Comitati sta creando un modello replicabile che mette al centro lo sviluppo dei territori attraverso una visione strategica di medio e lungo periodo in grado di coinvolgere tutti gli Stakeholders del territorio a partire dai Sindaci.
“Il Turismo delle radici deve essere trattato da professionisti che guardano alle persone come amici, familiari - dichiara Loreta Di Fazio che con Italia Gens, associazione Ciociara, accoglie da anni chi ritorna”.
"Vi aspettiamo a Casa" è lo slogan scelto per presentare l’offerta dei Comitati delle Radici agli oltre cinquanta buyers presenti all’evento di Matera che prevede il primo giorno un programma fitto di interventi Istituzionali e di esperti, mentre il secondo giorno sarà dedicato agli incontri tra buyers e sellers.
"I territori hanno la necessità di unirsi e creare un’offerta omogenea con una accoglienza professionale e che coinvolge le Comunità - dichiara Giancarlo dell’Orco, Destination Manager che con il suo "Progetto borghi" ha deciso di sposare il modello dei Comitati”.
“Presenteremo un modello di turismo etico e sostenibile - conclude Vincenzo Castaldo - capace di mettere al centro le Persone e le Comunità che accolgono e quelle che saranno accolte. Allo stesso tempo non possiamo non lavorare per colmare il gap tra domanda e offerta in termini di servizi e competenze. Lo faremo attraverso un percorso di crescita che parte dalla formazione e dalla collaborazione. Intanto ci vediamo a Matera. È il messaggio che lanciano i Comitati delle Radici Italiane.
Roma, 14 Novembre 2022
Per contatti
Vincenzo Castaldo
Cell. 377 163 0260